Le strade del Gusto




ANTICHI SAPORI LIGURI: I TESTAROLI


Guardate questo mare... non vi viene voglia di fare un bel tuffo? Sarà che fuori dalla finestra si vedono solo nuvoloni grigi, ma quanto vorrei essere li!!!

Questa foto l'ho scattata in Liguria: in una regione così piccola trovano posto un mare cristallino che abbraccia stupendi paesaggi montani, importanti porti turistici circondati da piccoli borghi, sapori semplici e antichi che affiancano piatti raffinati.

Pensate alla semplicità degli ingredienti che occorrono per preparare una focaccia genovese: prezioso "Olio DOP Riviera Ligure", acqua purissima, sale e lievito; il tutto lavorato rigorosamente da sapienti mani.
La Liguria offre un mix di sapori che sanno accontentare tutti i palati e da Ponente a Levante i prodotti tipici sono davvero molti: dalla focaccia alla farinata, dal pesto all'olio d'oliva, dai limoni al basilico e non da ultimo dell'ottimo pesce.

Un week end libero può essere un'ottima scusa per accontentare gli occhi e il palato!



"A quelli che giungono dal mare appare nel lido il porto di Venere e qui - nei colli che ammanta l'ulivo è fama che anche Minerva scordasse per tanta dolcezza Atene - sua patria...".
Con questi versi Petrarca, nel 1338, celebrava Portovenere, ancor oggi considerato "il miracolo panoramico" del golfo di La Spezia.
Città di mare, ricca di storia e vedute mozzafiato. Il Castello, le Chiese di San Pietro e San Lorenzo rendono il paesaggio ancora più suggestivo e fanno da sfondo ad una lunga schiera di tipiche casette colorate sul mare.
Gambe in spalla e, per tre giorni, io e Luca abbiamo camminato per le antiche vie del borgo; ogni angolo è una scoperta, ogni scorcio merita una foto e ogni panetteria è stata svaligiata!
Dovevamo assolutamente assaggiare la focaccia e la farinata, che fidatevi, creano dipendenza. Purtroppo non era il periodo giusto per farsi una nuotata, ma comunque esplorare questo borgo in lungo e in largo, ci ha permesso di fare spazio nello stomaco anche per la cena.



La Grotta di Byron è davvero suggestiva, e il rumore delle onde che si infrangono è fortissimo. Date un'occhiata a questo link, e fatevi un giro in questo paradiso: http://www.prolocoportovenere.it/





Dopo una bella scorpacciata culturale, l'appetito non manca e la nostra scoperta questa volta è culinaria: un piccolo ristorante sul mare, Il Timone.
Ci hanno preparato degli assaggi deliziosi e i nostri piatti preferiti sono stati i Testaroli: li abbiamo assaggiati in vari modi ma accompagnati con dell'ottimo pesto ligure, erano una delizia.

Il testarolo è un piatto molto antico e di una semplicità incredibile. Gli ingredienti sono tre: acqua, farina e sale; ma come fanno ad essere cosi buoni?
La ricetta originale prevede l'uso del Testo, il recipiente in cui vengono cotti, e del camino, ma si possono trovare soluzioni più adatte alla nostra cucina di casa.

Allora, tanto buoni e tanto semplici? Ingredienti sul tavolo e si parte!

INGREDIENTI: ( PER 4 PERSONE)

  • 400 g di farina mista (metà grano duro, metà tenero ‘0’), 
  • sale qb, 
  • 1 litro scarso d’acqua
PREPARAZIONE

Porre la farina lentamente nell'acqua insieme a due presine di sale e mescolare ben bene con un lungo cucchiaio di legno evitando i grumi. 
Lasciare riposare l’impasto (molto fluido) per un’ora.
Spargilo ora col cucchiaio in due testi – o due padelle - ben caldi, creando dal centro ai lati uno strato via via sottile che collochi a cuocere. 
Dopo 5 minuti circa, quando si solleva e cambia colore, girarlo con una paletta, sul secondo lato cuoce circa in 1 minuto, più a lungo seccherebbe. 
Terminata la cottura il testarolo si stacca praticamente da sé e va lasciato raffreddare. Tagliato a listelle o a lavagnette romboidali va immerso a rinvenire in acqua tiepida/calda, e dopo averlo scolato condirlo con pesto genovese, oppure con semplice olio d’oliva e formaggio.
Semplice vero?






La Crescia di Urbino


Siete mai stati ad Urbino?
Ho avuto la fortuna di visitare per la prima volta questa bellissima città lo scorso mese. È uno dei centri più importanti del nostro paese sin dal rinascimento e, dal 1998 patrimonio dell'UNESCO!
Il soggiorno è stato breve ma ricco di cose stupende: in primis la bellezza di ogni singolo scorcio di questa citta.. 






ma soprattutto, come non assaggiare qualcosa di tipico della zona!
Passeggiando tra viuzze e piazzette troviamo il posto che fa per noi: Urbino Km 0, un piccolissimo locale nella piazza del Duomo. Tanto piccolo quanto stupendo, di quelli che ti fanno ancora il caffè con la moka e preparano tutto al momento. Uno spettacolo per il nostro palato: solo prodotti locali, buoni, freschi, genuini e appunto, a km zero.
La proprietaria ci consiglia di assaggiare i loro salumi e soprattutto di provare laCrescia: me la ricordo ancora, era divina!


Una sorta di piadina sfogliata farcita con gli ingredienti che più vi piacciono.

La ricetta l'ho rubata e dovevo condividerla!! Quindi se siete stanchi della  buona ma solita piadina, prendete appunti. Come piatto unico o antipasto (dipende da quanto siete affamati!!), sarà superlativa!!!

RICETTA 

Impastate un chilo di farina, un uovo intero, un po' d'acqua fredda, un tocchetto di strutto o burro sale e pepe. Col mattarello lavorate l'impasto fino a ottenere una sfoglia spessa. Arrotolate la sfoglia, senza stringerla, ricavate un lungo "bigolo" a più strati concentrici, da cui staccherete tanti pezzi che, a loro volta, andranno arrotolati su se stessi. Lasciateli riposare e poi schiacciateli col mattarello, facendoli prendere una forma di disco. Tolti dalla piastra bollente appena iniziano a indorare, si mangiano con salsiccia, salumi, formaggio, erbe di campo e s'innaffiano con buon vino rosso locale.
Ricetta originale.


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